Tag & nuvole

Immaginiamo di insegnare inglese (o un’altra qualsiasi lingua, compresa quella madre) e di voler proporre l’analisi di un breve racconto a una classe che si appresta a tale compito con fare svogliato e decisamente poco interessato.

Che fare? Beh, una mia cara amica e ottima collega ne ha tratto occasione per un esperimento di didattica nella tecnologia.

Ha acceso la LIM, ha sottoposto il testo (in formato digitale) a uno dei tanti tag-cloud generator presenti nel web e ha proposto ai ragazzi di partire da lì: non dal testo, ma dalla nuvola di parole chiave.
I ragazzi hanno utilizzato la LIM per operare dinamicamente nel testo, per cercare le parole chiave suggerite dalla nuvola di tag, per tradurre, per evidenziare, per aggiungere note…

Insomma, alla fine dell’attività il testo l’avevano letto eccome, e analizzato, manipolato, condiviso. E in più si erano anche divertiti!

Beh, a me è piaciuta assai quest’idea (e infatti ve la sto raccontando), anche se  è realizzabile solo in determinati contesti-classe e non in altri.

Ho provato a sperimentare qualcuno di questi tag-cloud generator.

Ho iniziato col sottoporre al trattamento il racconto Scroogled (suggerito da Andreas in questo post) utilizzando Wordle, una webapp che non richiede registrazione ed è semplicissima da utilizzare. Ecco il  tag-cloud che ho ottenuto:

scroogled_wordleWordle però non permette (o comunque io non ho trovato il modo) di “pulire” il testo eliminando parole come avverbi, preposizioni, articoli ecc. Inoltre distingue tra maiuscole e minuscole, quindi una stessa parola può comparire due volte all’interno del tag-cloud (ad esempio in basso a destra compaiono sia “Quando” che “quando”).

Più flessibile, ma richiede registrazione e un po’ di pazienza per la scrematura del testo, è la webapplication Tagul con la quale ho tagcloudizzato (stile Maroni by Crozza ;)) la bellissima Farewell di Neruda:

Farewell - Pablo NerudaSì, vabbé, ma io che insegno matematica che me ne faccio dei tag-cloud generator?
Beh, ovviamente potrei fare analizzare dei testi matematici. Oppure testi che parlano di matematici e partire da lì per andare a scoprire di chi stiamo parlando.
Ecco allora (realizzato ancora con Tagul) il tag-cloud che si estrae dalla voce Alan Turing di Wikipedia:

Alan TuringC’è la parola mela, tra la A e la elle di Alan. Si scopre subito il perché, ma cercando potremmo incontrare una  leggenda davvero suggestiva.. e forse anche trovare la bellissima risposta di Steve Jobs.